Dopo la leggenda di Maneki Neko, ecco un' altra storia di un animale caro ai giapponesi, quella del cane Hachiko, animale realmente esistito nel secolo scorso e diventato emblema della fedeltà e della dedizione.
Mi affascina molto come i giapponesi, oltre ad avere attenzione per i gesti degli animali, ne ricavino insegnamenti, gli dedichino monumenti, commemorino le vicende ad essi legate e il loro significato in modo che alla fine le effigi degli animali corrispondano in maniera semplice a valori da perseguire. Di più: i protagonisti delle storie non sono dei personaggi delle favole, ma esseri reali e spesso veramente esistiti, cosa che rende il tutto più affascinante e indica una notevole sensibilità verso ciò che ci circonda, affermando una volta di più che la realtà guardata con occhi freschi a volte è più straordinaria dell'immaginazione e che viviamo in un posto dove amare è possibile.
5 commenti:
io la statua dedicata al cagnolino l'ho vista, alla stazione. una tenerezza...
...è un vero peccato che i sentimentali e coccolosi giapponesi non lo siano anche con le balene...un altro centauro nel web? ma quanti siamo in famiglia! lamps
Eh già Mari, anche in giappone c'è speranza e disperazione e come al solito il dio denaro vale per tutti, pure per le balene. Se a questo ci aggiungo che hanno inventato l'XR 600 e la tua Hornella... beh vuol dire che c'è molta brava gente laggiù (e qualche stronzo, ovvio).
Bentrovata tra i blogger motorizzati.
Ma che Malanca avevi? Alcuni sono spettacolari!
Lamps ;)
ale, la nostra mari ora pilota un mostro sr2 cattivissimo...
Au, il Ducato violento! Bell'oggetto! Ma a quanto vedo il primo amore non si scorda mai.
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