3.6.07

Cézanne e un porco di zucchero

Rientrato inaspettatamente nel magico mondo delle quinte dopo anni, devo dire che é stato molto divertente e la compagnia veramente di ottimo livello; anche l'impostazione del gruppo mi é piaciuta molto: assolutamente un'atmosfera amatoriale ma determinata e non soffocante, cosa che mi ha sempre rotto le palle altrove.
Insomma questa riedizione di Mary Poppins é andata via molto liscia e ha fatto un discreto successo di pubblico, gli attori sono molto soddisfatti, il regista pure; tanto che sono state fissate repliche estive. Olé.

Dal musical alla pittura... vista la mostra a palazzo Strozzi di Cézanne.
Che dire... porco del porco ma bisogna essere coglioni dentro per mettere i vetri alle cornici dei quadri con quelle finestre davanti, visti i nomi in gioco mi aspettavo un po' più cura espositiva.
Parliamo dei quadri presenti và: a parte un ritratto di contadino di Van Gogh messo lì un po' a merda, ma che rendeva veramente tanto, di Cezanne m'é piaciuto Le rive della Marna, che mi ha trasmesso un senso di freschezza dell'ambiente clamoroso; ovviamente mi ci sono imbambolato per un bel po'.
Interessante anche la rassegna di lavori impressionisti italiani e un quadro clamoroso di un tipo di cui non ricordo il nome che ritraeva due bambini che annaffiavano una pianta... grazie alla gestione del colore da lontano sembrava un altorilievo, ma roba di 15 cm di scostamento cioécheffffflaaashhhhhhh.

Pigliabene, ma soprattutto ricordate la canzone di Mary Pippens: "Basta un porco di zucchero e la pasticca va giùùùù, tutto sballerà di piùùùù... chestoriaaaaaa!!".

Uhmmmmmmmmmmmm...

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