In risposta a questo intervento del buon Terzini sulla provocazione dell'altrettanto buon Jacona:
sicuramente lo spostamento verso i social networks e, in generale, verso il rapporto one-to-one sarà nell'immediato l'ambito in cui spendere risorse comunicative, fermo restando un mattone-base istituzionale e rassicurante per la maggior parte delle aziende.
Dopo che ci sarà? Secondo me una sorta di backflip, un ritorno all'aggregazione sotto un'altra forma. Il rapporto one-to-one infatti produce già oggi contenuto e soluzioni, creando una sorta di immensa FAQ particellizzata nel web, contenuto che possiamo parzialmente intercettare attraverso i motori di ricerca e gli stream degli aggiornamenti di FB, cosa che ci pone davanti una realtà piuttosto disgregata, non molto efficiente e in cui muoversi fluidamente non è da tutti.
Ruolo cruciale secondo me avrà quindi uno strumento che riesca a gestire rapporti 1to1, o 1-to-community, ma al contempo sfruttare la conoscenza già presente, mescolando abilmente e in maniera trasparente web semantico e contatto diretto a seconda delle necessità. Insomma sono completamente d'accordo a metà col mister: il sito aziendale non scomparirà, ma si particellizzerà nell'aere e sarà fatto di scie digitali che si ricompatteranno mutevolmente a seconda della bisogna nel nostro browser.
Per farla semplice: aumenta il "database" e si sparge qua e là, eterogeneo, i percorsi non sono univoci, non ho voglia/tempo di sbattezzarmi a rufolare a destra e a manca e dico "computer, aiutami a scegliere tra queste due moto" e lui ti porterà delle alternative a seconda del tuo stile di vita, degli accostamenti cromatici che ti piacciono di solito, la possibilità di parlare con un venditore e ottenere un indice di attendibilità dello stesso sondato tra gli utenti precedenti e tanto tanto altro.
Certamente ci sarà spazio per strategie poco convenzionali, ma spero che perdendo un po' di controllo diretto sul flusso comunicativo, si acquisti la lungimiranza di progettare prodotti molto più curati, cosa che in pochi si prendono la briga di fare, piuttosto che ingaggiare fanboys che mettano in giro pessime voci sulla concorrenza per falsare a proprio favore il mercato, cosa che tutti sanno fare, funziona, ti fa fare più carriera da managerino efficiente, costa poco e non sa distinguere tra bene e male.
Questo a discapito degli sprovveduti, ergo cultura e scafatezza saranno sempre il miglior "firewall" :D
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