La febbre del sabbbato sera

Ieri sera, nonostante un po' di febbre non verificata che mi sentivo addosso, abbiam fatto la doverosa gita allo streetparade fiorentino: mi é sembrato un evento abbastanza grande, non enorme, ma dopotutto più o meno ben gestito (nel suo genere, ovviamente).

Il menù del giorno del pusher petulante:
-Speed in pasta, che, vista l'offerta, era la sostanza preferita dai ravers di ieri. Non so perché ma me l'immagino tipo tubetto della pasta del capitano... e il capitano di droghe sintetiche se ne intendeva =D
-Coca... mi sembrava un po' demodé e costosa questa offerta in un posto così, ma forse era per soddisfare i pochi 35-40 enni col golfino che si vedevano qua e là.
-Cartoni vari.
-Ovviamente niente hashish offerto ma, visto l'odore diffuso, la gente se l'era portato da casa o i pusher non lo reclamizzavano più di tanto.

Il menù dei chioschetti:
-Melanzane alla parmigiana
-Riso con porcini e panna

Musica:
abbastanza fastidioso il fatto che fosse frammentata, nel senso che c'erano molte zone dove ballare robe diverse, quindi si sovrapponeva tutto in un gran pastone... almeno nella zona chioschi; un po' meglio nella parte centrale dove le piste erano un po' più grandi.

Mi son rimaste due cose: nessuno rideva e il nervosismo era palpabile, in rete dicono sia l'effetto di uso smodato di speed; proprio per questo alcuni si lamentano della perdita del senso di festa... che é evidente.
Da quello che ho visto, almeno nel caso della versione fiorentina, han ragione loro... un rave così non é una festa, ma un momento di evasione personale, veloce, paranoico e, se permettete, tristo.

Come dicevano i Marlene Kuntz: "Complimenti per la festa... una festa del cazzo!"