Voltiamo pagina (rispetto al post precedente).
Un grazie ai presenti ieri sera... come sempre basta poco che ce vò, ognuno a suo modo.
Sto focalizzando meglio alcune cose, mi sa avrò da lavorare su alcuni aspetti del mio modo di fare... anche se la città eterna non scende a patti ;P.
Un po' di storia della musica che non é poi troppo di palo in frasca.
Nella scena hip hop anni '90 il commerciale con successo di pubblico (jovanotti, articolo 31 ecc...) veniva visto come fenomeno da combattere dagli hardcore (kaos, messaggeri, colle der fomento ecc...) . In questi ultimi il confronto era diventato un tormento, a volte il tema unico di interi rabbiosi album hardcore in cui tali artisti sfidavano i commerciali inconsistenti e superficiali, spesso trasformisti che scimmiottavano anche gli attacchi della controparte.
Questi due modi di intendere l'hip hop han delineato nel bene e nel male parte della storia di questo genere in Italia. Purtroppo, geni come Kaos One a causa di questa situazione hanno dovuto perdere tempo, e temo anche salute, su temi rabbiosi (leggi il testo di Q.V.P ad esempio), facendo solo intravedere un lato di un'umanità splendida in cui non c'é bisogno di essere duri, di schiacciare a tutti i costi (testo di "cose preziose")... é lì che secondo me si dimostra veramente superiore, mostrando la sua debolezza.
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