29.10.05

Nude XR 600 R

Oggi dopo tanto tempo che volevo farlo ho smontato la mia Xr... é stato facilissimo, ora che so dove mettere le mani potrei metterci meno di dieci minuti; tutti i pezzi sono assemblati in maniera intelligente e pratica con poche viti e incastri, si vede che il Big Red Pig é nato nel deserto. La sento molto vicina al mio modo di pensare una moto!

Le cose da sistemare non sono tante, c'é più che altro da pulire molto bene tutto e riverniciare dei pezzi.

Come prima versione, visto che ho tutti i pezzi originali, la manterrò tale, a parte alcune midofichine estetiche qua e là.

Se in un futuro riuscirò a motardarla allora prenderò un kit di plastiche aggiuntivo e mi sbirrarrirò coi colori e gli adesivi idioti.

In questo caso... HRC Rules!

26.10.05

C'ho fatto il callo... osseo

Clavicola finalmente liberata dall'oscuro e fetido groviglio... la fasciatura e con essa le ascelle nonostante i tentativi di pulizia stavan raggiungendo livelli di puzza inesplorati ai più!!
La spalla ora é ok sia dal di fuori che dal di dentro, fa un po' male ed é un po' debole di muscolatura.
Ricomincio quindi a lavare i piatti.

Sono contento, grazie CTO.

23.10.05

Tocca di studiare.

In generale é veramente incredibile la quantità di cose in giro da capire. Forse non basterà una vita per dare una raschiata alla superficie di alcune cose e intuire, sconfinati , i mondi che ti circondano e ignori.

Alcune cose sono più facili: del tipo che anche i Depeche Mode sono tra quelli che hanno un bel po' da ringraziare i Kraftwerk, basta sentire Antenna dell'album Radio-Activity.
Più sento i pezzi di questi simpatici vecchietti dell'elettronica e più trovo loro ripercussioni nella musica degli ultimi 20 anni; certo é che non sono molto leggerini da ascoltare, soprattutto le cose più vecchie sono esperimenti molto spinti di nuove generazioni e mescolanze di suoni... ricercati con passione, gusto e classe.
Chissà cosa pensavano allora nel loro studio smanettando con valvole e transistor? Non sapendolo, romanticamente, non credo, o almeno non solo, ai soldi o alla fama... forse più alla loro passione, alle forme d'onda che fluttuavano in armonia attorno a loro, provando e imparando.

Oggi come ieri (non credo i miei si ascoltassero i kraftwerk 35 anni fa!) si impara a fare soldi, si impara a credere che tutta la musica sia nel media del momento (juke box o mtv), si impara a lamentarsi di questo... ora mi chiedo perché.

Dove si può conoscere la buona musica e che cos'é? Secondo me a volte su Mtv, più spesso su internet o col passaparola, con un denominatore comune: passione e sperimentazione, anche da parte degli ascoltatori!

Son felice che molte persone si stiano avvicinando a realtà più ricercate della bonazza che sculetta cantando... 'sta cosa secondo me si chiama cultura, io sono ancora un ignorante, ma capito questo secondo me si può anche canticchiare allegramente l'ultimo motivetto della bonazza o l'ultimo tunz-tunz sapendo qual'é il suo posto nel mondo della musica.

Sto invecchiando? Son qualunquista? Non lo so ma i Gorillaz per me son bravi, Elio e le storie tese dei geni, gli U2 a malincuore ma mi sembra non abbian molto altro da dire musicalmente (ricordo che il mio cd preferito é il loro Achtung Baby, produttore Brian Eno, mica pizza e fichi).

15.10.05

19 days through starfield... 11 to go!

Spero potrò lasciare presto al suo destino questa coltivazione di arselle che ho attorno alle spalle.
Spero che anche il male al polso sinistro vada via presto.
Spero di tornare presto 100% al lavoro.
Spero...
...
...
...
Vabeh.

Intanto l'hondina mia bella e tanto brava aspetta in garage impaziente mentre il kawa é in ristrutturazione.

10.10.05

Maneki Neko mi sta simpatico

Il tempio di Gotoku si trovava in un quartiere povero, raramente meta di visitatori, di Edo, ora Tokyo, circondato da giardini che da tempo avevano abbandonato le loro origini zen per essere sopraffatti dalla natura lussureggiante. Il tetto era afflosciato e i muri attaccati dal freddo e dall’umidità che si annidava in ogni loro fessura.

Il salone principale dell’edificio era ormai privo dei segni di splendore dei tempi più prosperi, ma di fronte al suo altare, semplice di legno, non mancavano mai offerte fresche ed incenso acceso mescolato all’odore di muffa del tatami. Tre volte al giorno si poteva trovare la figura riverente di un vecchio monaco rivolto verso l’altare, col capo prono fino al pavimento e recitante preghiera dopo preghiera. Il vecchio monaco non aveva ancora abbandonato la speranza che un giorno le sue preghiere sarebbero state ascoltate e che la fortuna, di cui aveva disperato bisogno per restaurare il tempio, gli avrebbe finalmente arriso.

Una sera, mentre il monaco cucinava del riso per la sua cena, egli notò un gatto rognoso e minuto seduto nell’ingresso. Come era sua natura, ebbe pietà dell’animale e gli offrì la metà della sua cena. Essi consumarono assieme le loro ciotole di riso e quando ebbero finito il gatto miagolò con gentilezza e si strofinò contro il monaco in segno di gratitudine. Da quel giorno in avanti, il gatto ritornò ogni sera alla stessa ora ed il monaco divideva la sua cena con lui.

Una notte il monaco, sentendosi molto abbattuto per lo stato disperato del tempio, si lamentò col gatto: «se solo tu fossi un uomo e non un gatto, allora forse mi potresti aiutare», il gatto lo guardò, strofinò la testa contro la sua gamba e rispose con un sapiente "miaooo!".

Subito dopo, si scatenò un violento temporale e un bel numero di samurai passò vicino ai giardini del tempio. Il loro capo, Ii Naotaka, era il ricco feudatario del castello di Hikone nella prefettura di Shiga e stava ritornando a Edo, vittorioso, dopo l’assedio di Osaka. I suoi samurai stavano cercando un rifugio dal temporale ma non riuscivano a trovarne uno valido. Ii, attraverso la pioggia scrosciante, intravvide un gatto dall’aspetto curioso sul ciglio della strada. Il gatto, seduto sul suo posteriore, stava sventolando in aria una zampa anteriore come se stesse salutando. «Che strana cosa per un gatto starsene fuori così con questa pioggia» pensò Ii e si avvicinò per osservarlo più da vicino. Mentre si chinava per vezzeggiarlo, il gatto si allontanò di alcuni passi, si sedette e ricominciò a salutare. Incuriosito, Ii seguì il gatto che scomparve in uno stretto sentiero attraverso il groviglio di giardini. Non c’era illuminazione e presto Ii lo perse di vista. Proprio quando già stava per abbandonare la ricerca e ritornare sulla strada prncipale, i giardini si aprirono ed egli si trovò di fronte al fatiscente tempio di Gotoku. Là, in cima ai gradini, vi era il gatto che si stava strofinando attorno alle gambe del monaco.

Il monaco offrì il riparo del tempio ad Ii ed ai suoi uomini e così essi poterono sfuggire alla furia del temporale ed asciugarsi al piccolo fuoco del monaco. Durante quella sua breve permanenza, Ii fu colpito dalla gentilezza e dalla saggezza del monaco e decise di fare di quel tempio il suo tempio di famiglia in Edo. Così da quella notte in poi, il tempio di Gotoku prosperò sotto il patrocinio di Ii Naotaka.

Il monaco non dimenticò mai quella notte di tempesta quando, in risposta alle sue preghiere, il gatto guidò Ii e di conseguenza portò buona fortuna al tempio.

Quando, alcuni anni dopo, il gatto morì, egli eresse una statua con la forma di un gatto che saluta, nei giardini del tempio, per propiziare sempre buona fortuna.

Così nacque la leggenda del Maneki-neko, il gatto che saluta.

Chi è incuriosito dal meneki-neko deve visitare l’area del Tempio di Ise, durante la festività chiamata Kuru Fuku Maneki Neko Matsuri, alla lettera la festa del gatto gesticolante che porta fortuna, che si svolge sempre il 29 settembre (Kuru 9 - Fuku 29) e dura fino al 10 ottobre. Sebbene non collegata da un punto di vista religioso con il Tempio di Ise, vi sono alcuni negozi specializzati di maneki-neko nelle vie commerciali vicine. Durante la celebrazione poi non mancano le numerose bancarelle che vendono oggetti legati al gatto che saluta. Oltre a Ise anche Tokonoma, che può essere raggiunta tramite la linea Meitetsu-Tokonoma, è famosa per la preziosità delle effigi del gatto.

Grazie a http://www.tuttocina.it/fdo/manek2.htm